Vino Sangiovese – Storia e caratteristiche

Il vino Sangiovese è tra i più coltivati in Italia. Vitigno a bacca nera, si trova su tutto il territorio che va dalla Romagna alla Campania ed è molto diffuso in Toscana.

 

 Storia del vino Sangiovese

 

Sembra che il Sangiovese fosse già noto agli Etruschi e si sia diffuso nell’Italia centrale seguendone le rotte commerciali.

Le origini sono incerte, ma si parla forse di un vino risalente XVI secolo quando Giovan Vettorio Soderini nel suo trattato “La coltivazione delle viti” parla di un «Sangiocheto o Sangioveto» definendolo come un “vitigno rimarchevole per la sua produttività regolare”.

Secondo alcuni l’origine geografica si troverebbe a San Giovanni Valdarno, che gli avrebbe dato il nome di “sangiovannese”. Secondo altri deriverebbe da “sanguegiovese”, ossia “sangue di Giove” (in quanto proveniente dal Monte Giove nei pressi di Santarcangelo di Romagna).

 

Caratteristiche Sangiovese

Non è molto semplice fare una descrizione assoluta del vino Sangiovese, in quanto sotto questo termine vengono racchiuse tantissime tipologie, in base alla posizione geografica.

In Toscana esistono due grandi rami: il Sangiovese Grosso (conosciuto nel corso della storia con altri nomi: Brunello a Montalcino e Prugnolo Gentile a Montepulciano), e il Sangiovese Piccolo.

In ogni caso, ci sono alcune caratteristiche si ritornano sempre: buoni tannini ed elevata acidità. Caratteristiche organolettiche che lo rendono riconoscibile, primo tra tutti il delicato bouquet di violetta, ciliegia, iris, rosa, amarena, peonia, mora, prugna e pomodoro accompagnate da una buona freschezza. Inoltre, tè, cappero, timo, tartufo, funghi, maggiorana, muschio, sottobosco, felce.

 

Se ben coltivato, con basse rese, piante fitte – almeno 4000 per ettaro – può essere il vino dal perfetto equilibrio, con profumi molto raffinati, floreali, ma fragile.

La maturazione del grappolo deve essere lenta e i tannini devono evolvere gradualmente.

È adattissimo all’invecchiamento se affinato in botti grandi che ne smussano gli angoli, mentre un uso troppo aggressivo della barrique ne appiattisce le rotondità.

 

Nella nostra azienda produciamo due tipi di Sangiovese toscana IGP: il Fornellaio e il Gentile.

 

Vista: Limpido brillante dal colore rosso rubino che si carica tendendo al granato con l’invecchiamento.

Olfatto: Vinoso tipico del Sangiovese con sentori di Ciliegia e Violetta, si affina e prende “stoffa” col tempo.

Gusto: Equilibrato, già rotondo, di corpo, con giusti tannini destinati al miglioramento col tempo.

Gastronomia: Perfettamente abbinabile con risotti e paste (carne o funghi); superbo con grigliate di carni bianche.

Temperatura: Consigliata per la degustazione: 19 – 20 °C – Sangiovese 90%, altri Toscani 10%.

Vista: Limpido dal colore rosso rubino che si carica col passare dei tre, quattro anni di stagionatura.

Olfatto: Vinoso tipico del Sangiovese con sentori di Ciliegia e Violetta, si affina e prende “stoffa” col tempo.

Gusto: Equilibrato e piacevole, di medio corpo, con giusti tannini che ne miglioreranno la struttura.

Gastronomia: Si sposa perfettamente con i risotti e le paste al sugo di carne o funghi; ottimo con le carni bianche.

Temperatura: Consigliata per la degustazione: 19 – 20 °C – Sangiovese 90%, altri Toscani 10%.

By |2019-09-19T08:20:27+00:00settembre 19th, 2019|News|0 Comments
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